Cardoso F, O'Shaughnessy J, Liu Z, McArthur H, Schmid P, Cortes J, Harbeck N, Telli ML, Cescon DW, Fasching PA, Shao Z, Loirat D, Park YH, Fernandez MG, Rubovszky G, Spring L, Im SA, Hui R, Takano T, André F, Yasojima H, Ding Y, Jia L, Karantza V, Tryfonidis K, Bardia A.

Nat Med. 2025, 31(2):442-448. doi: 10.1038/s41591-024-03415-7.

CANCER IMMUNOTHERAPY
Sintesi

KEYNOTE-756 è uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, che ha coinvolto 1.278 pazienti con carcinoma mammario in stadio precoce, ER+/HER2−, G3, e caratteristiche cliniche ad alto rischio (T ≥2 cm o linfonodi positivi). Le pazienti sono state assegnate a ricevere pembrolizumab o placebo, in combinazione con chemioterapia neoadiuvante (paclitaxel seguito da antracicline e ciclofosfamide), seguita da pembrolizumab adiuvante associato a endocrinoterapia. L’aggiunta di pembrolizumab ha determinato un aumento statisticamente significativo della risposta patologica completa (pCR: 24,3% vs 15,6%; p = 0,00005). L’effetto è stato ancora più marcato nei sottogruppi con bassa espressione di ER (<10%) o PD-L1 elevato. Il profilo di sicurezza ha mostrato un incremento degli eventi avversi immuno-mediati, ma senza nuove tossicità inattese. L’analisi della sopravvivenza libera da eventi (EFS) è in corso.

Endpoint

Pembrolizumab + CT

Placebo + CT

Differenza (p)

pCR (ypT0/Tis ypN0)

24,3%

15,6%

+8,5 pp (p=0,00005)

pCR (ER+ <10%)

55,9%

30,2%

+25,6 pp

Eventi avversi G≥3

52,5%

46,4%

AE immuno-mediati G≥3

7,1%

1,2%

I risultati suggeriscono che sottogruppi selezionati di tumore ER+/HER2− potrebbero trarre beneficio da un approccio immunochemioterapico precoce, aprendo scenari per una futura evoluzione degli standard terapeutici.

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