KEYNOTE-756 è uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, che ha coinvolto 1.278 pazienti con carcinoma mammario in stadio precoce, ER+/HER2−, G3, e caratteristiche cliniche ad alto rischio (T ≥2 cm o linfonodi positivi). Le pazienti sono state assegnate a ricevere pembrolizumab o placebo, in combinazione con chemioterapia neoadiuvante (paclitaxel seguito da antracicline e ciclofosfamide), seguita da pembrolizumab adiuvante associato a endocrinoterapia. L’aggiunta di pembrolizumab ha determinato un aumento statisticamente significativo della risposta patologica completa (pCR: 24,3% vs 15,6%; p = 0,00005). L’effetto è stato ancora più marcato nei sottogruppi con bassa espressione di ER (<10%) o PD-L1 elevato. Il profilo di sicurezza ha mostrato un incremento degli eventi avversi immuno-mediati, ma senza nuove tossicità inattese. L’analisi della sopravvivenza libera da eventi (EFS) è in corso.
Endpoint |
Pembrolizumab + CT |
Placebo + CT |
Differenza (p) |
pCR (ypT0/Tis ypN0) |
24,3% |
15,6% |
+8,5 pp (p=0,00005) |
pCR (ER+ <10%) |
55,9% |
30,2% |
+25,6 pp |
Eventi avversi G≥3 |
52,5% |
46,4% |
– |
AE immuno-mediati G≥3 |
7,1% |
1,2% |
– |
I risultati suggeriscono che sottogruppi selezionati di tumore ER+/HER2− potrebbero trarre beneficio da un approccio immunochemioterapico precoce, aprendo scenari per una futura evoluzione degli standard terapeutici.