Atezolizumab è un inibitore del checkpoint immunitario anti-PD-L1, mentre bevacizumab è un inibitore del VEGFA; la loro combinazione rappresenta lo standard terapeutico per l’HCC avanzato. Questo studio ha utilizzato il sequenziamento dell'RNA a singola cellula (scRNAseq) per identificare i processi cellulari alla base della risposta clinica e della resistenza ad atezolizumab + bevacizumab. Sono stati analizzati dati di trascrittomica di 422 campioni tumorali pretrattamento di trattati con atezolizumab + bevacizumab (n=317), atezolizumab (n=47) o sorafenib (n=58) sono stati stratificati in responder e non responder sulla base dell’OR. Sono stati identificati due sottotipi responsivi: un gruppo “Immune-competent” caratterizzato dalla presenza di cellule T CD8+ effettrici e macrofagi CXCL10+, e un gruppo “Angiogenesis-driven” associato a una bassa espressione di neuropilina-1 (NRP1). Questo biomarcatore predice una migliore sopravvivenza nel gruppo atezolizumab + bevacizumab vs sorafenib (p=0,039). La resistenza primaria è risultata associata a un microambiente immunosoppressivo con monociti CD14+ e macrofagi TREM2+, oltre all'attivazione della via di Notch.
Questi risultati evidenziano il potenziale dell'analisi trascrittomica per la stratificazione molecolare dell’HCC, con implicazioni per il miglioramento delle strategie terapeutiche personalizzate.