Lo studio di fase IIIb italiano MAURIS ha valutato atezolizumab + carboplatino/etoposide in 155 pazienti con ES-SCLC naive a trattamenti. Con follow-up a 3 anni, la OS mediana è stata di 10,6 mesi, con OS a 1 anno 45,5% e a 3 anni 14,5%. La PFS mediana era di 5,5 mesi; l’ORR del 72,3% (3,9% CR). Nei pazienti trattati con ≥5 cicli la OS saliva a 13,7 mesi, con OS a 3 anni 18,5%. Eventi avversi gravi si sono verificati nel 38,3% dei casi, immuno-mediati nel 26,6%; le tossicità G3–4 erano associate a riduzione della mortalità (HR 0,36). Il profilo di efficacia e sicurezza nello studio MAURIS rispecchia quello dell’ iMpower133, ma in una popolazione più eterogenea e vicina alla pratica clinica, includendo anche ECOG 2 e metastasi cerebrali non trattate.
Endpoint principali dello studio MAURIS
Endpoint |
Valore complessivo |
Note cliniche |
OS mediana |
10,6 mesi |
13,7 mesi se ≥5 cicli |
OS a 3 anni |
14,5% |
18,5% se ≥5 cicli |
PFS mediana |
5,5 mesi |
5,8 mesi se ≥5 cicli |
ORR |
72,3% |
3,9% CR, 68,4% PR |
Eventi avversi |
38,3% gravi |
26,6% immuno-mediati; G3–4 associati a ↓ mortalità |
Il trial italiano MAURIS estende le evidenze d IMpower133, confermando atezolizumab + chemioterapia come standard di prima linea nell’ES-SCLC. Circa il 15% dei pazienti ha mostrato sopravvivenza >3 anni, suggerendo un ruolo prognostico delle tossicità immuno-mediate. È fondamentale un approccio multidisciplinare e la gestione delle cure di supporto per ottimizzare i benefici e preservare la qualità di vita.