O'Reilly E, Stimpson G, Rohwer A, Milev E, Wolfe A, Baranello G, Muntoni F, Scoto M; SMA REACH UK Network.

Muscle Nerve. 2025;71(6):995-1005. doi: 10.1002/mus.28383.

SPINAL MUSCULAR ATROPHY
Sintesi

L’introduzione di più terapie modificanti la malattia (DMT) per l’atrofia muscolare spinale (SMA) ha permesso ai pazienti pediatrici nel Regno Unito di passare da una terapia all’altra, previo consenso delle Autorità Regolatorie. Questo studio retrospettivo multicentrico ha incluso 375 pazienti sotto i 18 anni registrati nel database nazionale SMA REACH UK, con diagnosi confermata di SMA 5q, arruolati tra 2019 e 2022. È stata descritta l’esperienza reale di switch terapeutico tra nusinersen, risdiplam e onasemnogene abeparvovec (OA), con il 21% dei pazienti trattati inizialmente con nusinersen passati a risdiplam, il 16% a OA, e il 5% da risdiplam a OA. Nessun paziente ha richiesto di tornare alla terapia iniziale e non sono stati documentati peggioramenti rispetto alla progressione clinica attesa. Le caratteristiche dei pazienti e gli outcome clinici associati a ciascun cambio terapeutico sono sintetizzati in tabella.

 

Cambi di trattamento nella SMA

Trattamento

Motivo principale del cambio

Profilo clinico

Trend motorio pre-cambio

Esito clinico post-cambio

Nusinersen → Risdiplam

Somministrazione intratecale complessa

SMA di tipo 1–2, scoliosi, chirurgia spinale, NIV

RHS –1.18, HFMSE –2.99

Stabilità o lieve recupero

Nusinersen → Onasemnogene (OA)

Preferenza familiare, bridging

SMA di tipo 1, età e peso compatibili

CHOP +9.14, RULM +3.28

Miglioramento motorio

Risdiplam → Onasemnogene (OA)

Preferenza familiare per OA one-shot

SMA di tipo 1, età <1 anno

Incremento milestones WHO (non quantificato)

Stabile o migliorato

Nusinersen (nessun cambio)

SMA di tipo 2–3, bassa complessità spinale

Stabilità nelle scale funzionali

Terapia proseguita senza switch

 

Conclusioni
I risultati suggeriscono che il cambio di trattamento nella SMA non è motivato da inefficacia terapeutica ma da fattori pratici, clinici e preferenze familiari. La disponibilità di più opzioni terapeutiche offre flessibilità e personalizzazione della gestione, senza impatto negativo sull’andamento della funzione motoria nel breve periodo.

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