Questo studio inglese, multicentrico, osservazionale ha incluso una coorte di 99 pazienti, ampliando la scarsa quantità di dati di sicurezza ed efficacia di onasemnogene abeparvovec (OA) nei pazienti oltre i 2 anni di età e con peso superiore ai 13.5Kg. Alla luce di quanto emerso, si enfatizza l’importanza di un'attenta valutazione pre-trattamento, e un'attenta sorveglianza post-trattamento, e di analizzare e monitorare il rapporto rischio/beneficio, soprattutto nei pazienti più grandi (in termini di età e peso) nei quali si è resa necessaria una immunomodulazione.
Lo studio ha incluso 99 pazienti SMA 1, il 21% dei pazienti aveva età superiore a 24 mesi e il 7% peso superiore a 13.5Kg, il 45% dei pazienti era naive al trattamento mentre il 48% era stato precedentemente trattato con nusinersen e il 5% con risdiplam.
Una settimana prima dell’infusione programmata nei pazienti è stata osservata la funzionalità epatica (AST, ALT, Bilirubina serica, GGT) ed eseguito il test di coagulazione, emocromo completo, e una valutazione della funzionalità cardiaca (troponina I, ECG).
È stato somministrato prednisolone 24h prima dell’infusione. La funzione motoria è stata valutata con le scale CHOP-INTEND, RHS eHINE. I dati dei punteggi della scala CHOP-INTEND sono stati riportati per 78/99 pazienti, in particolare la variazione media nel punteggio CHOP-INTEND dopo OA è stata di 11.0, l’aumento alla CHOP-INTEND è stato osservato nel 84.6% dei pazienti. Nei pazienti con età sotto i 6 mesi al momento dell’infusione, è stato osservato un aumento medio degli score di 17.7 punti alla CHOP-INTEND.
Una piccola percentuale di pazienti >24 mesi ha mostrato un aumento medio degli score di 3,8 punti alla CHOP-INTEND. Il pretrattamento con nusinersen/risdiplam non ha dimostrato avere un effetto significativo sulla funzione motoria.
Il profilo di sicurezza è in linea con quanto riscontrato negli studi registrativi. Nel gruppo di pazienti >2 anni età o di peso >13.5 Kg è stato osservato un aumento dei valori epatici che ha reso necessario un maggior dosaggio di steroidi, rispetto a pazienti con peso <8.5 Kg.
La somministrazione di OA è proporzionale al peso, quindi i pazienti con peso maggiore hanno ricevuto un carico di vettore virale maggiore, pertanto il profilo di sicurezza è probabile che sia più grave in questo gruppo di pazienti; inoltre il sistema immunitario stesso risulta essere più competente con l’aumentare dell’età, ciò contribuisce all’aumentare delle probabilità di eventi avversi seri.