Nei pazienti con emofilia A e B senza inibitori, la profilassi sostitutiva endovenosa con i concentrati di FVIII/FIX presenta importanti limitazioni pratiche. Persistono importanti bisogni clinici insoddisfatti, legati alla complessità e frequenza delle infusioni endovena e all’assenza, per l’emofilia B, di opzioni profilattiche sottocute diverse dalla profilassi sostitutiva. Un regime settimanale sottocute a dose fissa potrebbe migliorare l’aderenza e la qualità di vita, colmando un gap terapeutico rilevante.
L’inibizione del tissue factor pathway inhibitor (TFPI) è una strategia innovativa che mira a ripristinare l’emostasi modulando la via estrinseca della coagulazione, indipendentemente dal deficit del FVIII o FIX. Marstacimab, anticorpo monoclonale IgG1 anti-TFPI (dominio K2), rappresenta la prima opzione profilattica non fattoriale sottocutanea sviluppata per l’emofilia A e B.
La valutazione clinica negli studi di fase 1b/2, nello studio cardine di fase 3 BASIS e nelle estensioni in corso ha dimostrato un’efficacia robusta e sostenuta di marstacimab nei pazienti con emofilia A e B.[1]
Somministrato per via sottocutanea a dose fissa (carico 300 mg seguito da 150 mg/settimana), indipendente dal peso corporeo e disponibile in penna preriempita, marstacimab ha determinato una riduzione significativa dell’ABR: −91,6% rispetto al trattamento episodico (da 38 a 3,2; p < 0,0001) e −35,2% rispetto alla profilassi sostitutiva (da 7,9 a 5,1), con mantenimento dell’efficacia nell’estensione a lungo termine.
Il profilo di sicurezza è risultato favorevole: nessun evento trombotico, reazioni in sede d’iniezione lievi (11,5%) e immunogenicità contenuta (ADA - anticorpi anti-farmaco- 20%, 6 neutralizzanti), senza impatto clinico.
Forse bisognerebbe chiarire se si tratta di pazienti con emofilia A o B.
Tabella – Principali risultati degli studi BASIS
Endpoint |
Controllo → Marstacimab |
Variazione |
Note |
ABR (tasso annualizzato di sanguinamenti) – trattamento episodico |
38 → 3,2 |
−91,6% |
p < 0,0001 |
ABR – profilassi sostitutiva |
7,9 → 5,1 |
−35,2% |
Non inferiorità dimostrata |
ADA/ NAb |
20%/ 6 casi |
— |
Nessun impatto clinico osservato |
Trombosi |
0 |
— |
Nessun evento durante trattamento |
ABR: annualized bleeding rate; ADA: anticorpi anti-farmaco; NAb: anticorpi neutralizzanti.
Marstacimab rappresenta un progresso significativo nella profilassi dell’emofilia A e B senza inibitori. Il suo meccanismo non fattoriale, la somministrazione settimanale sottocutanea a dose fissa e la robusta efficacia clinica lo rendono una nuova opzione terapeutica capace di migliorare l’aderenza e semplificare la gestione, in particolare per l’emofilia B. L’impatto sugli esiti articolari e i dati real-world definiranno il suo ruolo a lungo termine.