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CONTATTAIl trattamento precoce è fondamentale per arginare l’evoluzione della patologia e, dunque, la perdita della vista.
Fino a pochi anni fa, le terapie utilizzate erano la fotocoagulazione laser e la terapia fotodinamica. La svolta nella terapia della nAMD è stata determinata dall’introduzione del trattamento con iniezioni intravitreali di anti VEGF (vascular endothelial growth factor). Possono essere utilizzati diversi schemi di trattamento: regime fisso, pro re nata, treat and extend. Indipendentemente dal regime di trattamento, è sempre opportuno eseguire una fase di induzione, che consta di iniezioni mensili di anti VEGF fino al raggiungimento del massimo risultato anatomico (spessore retinico centrale, assenza di fluido intraretinico o sottoretinico) e/o funzionale (acuità visiva). La tempistica dei trattamenti successivi dipende dal regime che si sceglie di seguire e dai risultati anatomici e funzionali ottenuti.
L’introduzione nella pratica clinica delle terapie intravitreali di farmaci anti-VEGF, ha determinato una vera rivoluzione nella gestione di patologie complesse come la AMD, migliorandone drasticamente la prognosi.
La corretta gestione del paziente con nAMD nel tempo necessita anche di una adeguata rivalutazione del quadro clinico, avvalendosi sia dell’esame di misurazione dell’acuità visiva sia dell’indagine con tomografia a coerenza ottica (OCT) e della loro corretta interpretazione per guidare i trattamenti e in particolare i regimi di trattamento.
Veeva M-IT-00000885
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