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CONTATTAIl cancro al fegato è il sesto tumore al mondo, per incidenza1 , e l’epatocarcinoma (HCC) rappresenta il 90% di casi di cancro al fegato In Italia sono 13.000 i nuovi casi di tumore al fegato previsti per il 20201,2,3. e l’epatocarcinoma rappresenta circa il 75-85% dei casi.3,5. Sebbene nei pazienti con malattia in fase iniziale la patologia risulti curabile tramite resezione epatica, ablazione o trapianto, molti pazienti si presentano alla diagnosi già con malattia in stadio avanzato non resecabile, condizioni accomunate da una prognosi sfavorevole.
In aggiunta alle cause virali, anche alcuni fattori di rischio legati allo stile di vita stile di vita possono contribuire all’insorgenza di questo tumore. In particolare sono in aumento i casi legati a obesità (specie se complicata da presenza di diabete) con relativa steatoepatite non alcolica3,5
I principali fattori di rischio sono:
Generalmente l’HCC non mostra sintomi sino agli stadi avanzati. quando i pazienti possono presentare:
La corretta diagnosi di HCC rappresenta una tappa fondamentale per la definizione del più adeguato percorso terapeutico e della prognosi dei pazienti. L’identificazione e la caratterizzazione precoce delle lesioni focali epatiche (tumore singolo e di piccole dimensioni) consentono infatti di migliorare drasticamente la prognosi dell’HCC. È utile sottolineare come le opzioni terapeutiche attualmente disponibili siano spesso vincolate a criteri di numero e dimensione dei noduli di HCC. I programmi di sorveglianza dunque, sono associati a una migliore sopravvivenza. Le persone ad alto rischio di sviluppare un cancro al fegato possono sottoporsi a esami ecografici, che possono essere abbastanza sensibili nel rilevare piccole masse sul fegato3, e esami del sangue per i livelli di alfa feto proteina (AFP)4 . Se si sospetta un cancro al fegato, altri metodi di diagnosi sono:5
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Associazioni nazionali
I fattori di crescita ematopoietici e la terapia trasfusionale costituiscono un supporto fondamentale per l’oncologo medico nel trattamento della citopenia da chemioterapia.
AISF è un'associazione scientifica senza fini di lucro fondata nel 1970 e riconosciuta, nel maggio 1998, con decreto ministeriale dal Governo Italiano. È l’unica associazione nazionale rappresentativa per lo studio del fegato.
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